Il filler è una trattamento di medicina estetica che consiste nell’iniezione di particolari sostanze in grado di appianare e attenuare determinati difetti estetici. Viene impiegato per correggere rughe, cicatrici e altri inestetismi del volto e assicura una resa naturale se praticato da veri esperti di chirurgia estetica. Oggi abbiamo deciso di indagare su quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo trattamento e lo faremo assieme ad un esperto di filler di Verona.

I vantaggi del filler

Il filler da un effetto molto naturale che potremmo definire “soft” circa lo stiramento delle rughe ed il riempimento delle zone che hanno perso tonicità e volume. Il risultato è facilmente prevedibile da chi sa praticare questo trattamento ed è visibile anche molto velocemente. A differenza di interventi più invasivi, quindi, è un trattamento che non richiede anestesia o convalescenza e garantisce al paziente la tranquillità del risultato finale sperato. Tra i vantaggi del filler, quindi, ci sono da considerare la non-invasività, la velocità degli effetti e la naturalezza del risultato finale che chi si sottopone dimostra di apprezzare. 

Ovviamente l’esito dipende dal soggetti che vi si sottopone per cui raccomandiamo sempre di rivolgersi a esperti qualificati e abilitati all’uso di certe sostanze. Non bisogna mai badare a spese e cercare di risparmiare rivolgendosi a “professionisti improvvisati” proprio perché si agisce su zone molto delicate del corpo. Il volto apparirà più tonico e splendente senza quel tocco plastico e artificiale tipico degli eccessi di ricorso alla chirurgia non qualificata ma ci sono anche degli “svantaggi” da considerare

Quali sono gli svantaggi del filler?

Secondo gli esperti lo svantaggio con cui dover fare i conti è legato alla durata degli effetti del trattamento. Più che uno svantaggio questo rappresenta una conseguenza inevitabile dato che parliamo di un rimedio che cerca di andare contro il normale corso del tempo. La durata dell’effetto di ringiovanimento dipende molto dalle abitudini di vita del paziente e si accorcia nei soggetti che fumano, che vivono una vista molto stressante e che si espongono senza protezione ai raggi solari

Quindi l’inestetismo potrebbe ricomparire da tre a dieci mesi del trattamento e, dunque, occorre prepararsi all’eventualità che sarà necessario sottoporsi a ripetizioni nel tempo che saranno stabilite dal professionista. La durata del filler non è da considerarsi come un malfunzionamento di questo trattamento ma come una conseguenza che non si può evitare. 

Per questo molte persone tendono a sottovalutare questo aspetto e a diventare quasi dipendenti dal ritocchino. Starà al professionista e alle sue qualifiche il compito di preparare il paziente a capire che non si sta sottoponendo ad un miracolo ma ad un trattamento ritardante dell’invecchiamento

Ci sono controindicazioni?

Generalmente no ma taluni pazienti per via di personali condizioni cliniche potrebbero manifestare intolleranza o allergia al filler o sviluppare coagulopatie e collagenopatie. Anche per questo il filler non viene effettuato in donne in gravidanza o allattamento oppure in soggetti affetti da patologie dermatologiche autoimmuni. Anche per queste ragioni è importante affidarsi ad un medico che sia preparato alle reazioni del soggetto e che conosca come risolverle senza mettere a rischio la sua incolumità.