Oggi, da giugno a metà settembre ogni b&b, hotel, residence e case vacanze nel Salento è preso d’assalto da visitatori entusiasti, attratti nel Tacco d’Italia da un brand turistico sempre più attrattivo e riconosciuto. Eppure, fino ai primi anni 2000, nella provincia di Lecce le cose andavano in maniera decisamente differente: la zona era semi-sconosciuta, abbandonata a se stessa da parte delle istituzioni e incapace di strutturare un’offerta turistica di livello partendo da valori tradizionali tipici e folclorici. La stessa cultura salentina era in qualche modo relegata al rango di patrimonio di seconda classe, affine a dinamiche di paese e in alcun modo valorizzato per una efficace comunicazione verso l’esterno.

La rinascita a cavallo dei millenni

Fu a partire dagli anni ‘90 che iniziò a strutturarsi un nuovo modo di guardare alle specificità territoriali e al patrimonio locale, in concomitanza e in risposta alle nuove tensioni globalitarie, che spingevano a una integrazione costante tra popoli, culture, mercati e linguaggi. Il Salento si configurò in un nuovo modo partendo dalla tradizione, dal dialetto, dalla musica, dal recupero dei valori e degli elementi più autentici e storicizzati, in una commistione con i nuovi simboli e linguaggi.

La renaissance si strutturò intorno alla pizzica pizzica, ri-attualizzata dalle accademie e dai circoli culturali; si avviò il recuperò del patrimonio letterario, teatrale e poetico in vernacolo, la dieta tipica salentina, emblema di eccellenza mediterranea, tornò in auge in nuove vesti, raffinata e impreziosita, scandita nella sua genuinità ed a prezzi via via maggiorati. Erano anche gli anni di un nuovo modo di guardare al patrimonio artistico, non solo quello più immediato e dirompente del barocco ma anche quello delle masserie, dei casolari, dei muretti a secco e delle pajare.

Parallelamente, venivano implementate nuove strutture ricettive, avveniva la riqualificazione delle splendide spiagge della costa adriatica e ionica; il Salento si strutturava in un brand, con ottimo appeal e autorevolezza. Il processo di trasformazione era profondamente entrato nel vivo, e non fece che crescere negli anni a seguire, fino ad oggi, che ancora vede aumentare i propri numeri in termini di visite, prezzi, attrattività, servizi, eventi e prestigio.