Probabilmente avrete già sentito parlare di ‘vendita a prezzo stock’ oppure di ‘sconti stock’ o altre espressioni del genere. Sono formule pubblicitarie abbastanza comuni, specie nel settore dell’arredamento, con cui si prospettano periodi più o meno lunghi di sconti su tutta la merce contenuta nel punto vendita. Il ‘prezzo stock’ dovrebbe attirare il compratore in quanto molto più basso di quello ordinario; a volte purtroppo è usato come “specchietto per le allodole”, e alla fine si tratta semplicemente di normali sconti.
Ci sono invece negozi in cui davvero la merce è tutta o in parte ‘a prezzo stock’, e uno di questi è Capitan Stock, la prima piattaforma Stock Outlet in Italia. Vediamo come funziona e perché conviene.
Cos’è uno stock
Secondo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, si parla di stock quando si è in presenza di una certa quantità di merce “in magazzino o in deposito, soprattutto come giacenza, disponibile per la vendita, specialmente in blocco”.
Si tratta quindi di merce integra, nuova, da non confondersi con oggetti usati o di seconda mano, che per qualche ragione non è stata venduta ed è rimasta in magazzino. I motivi possono essere molti, per esempio ne è stata ordinata erroneamente una certa quantità prevedendo le possibili vendite, che poi però sono state minori di quanto immaginato. Oppure, la vendita di un certo prodotto è stata ostacolata da un prodotto concorrente, uscito sul mercato dopo poco tempo, o altre cause ancora che in questo momento non c’interessano.
Quello che conta è che si tratta di oggetti sani, integri, ancora nell’imballaggio originale, che però il punto vendita ritiene di non potere vendere, e che occupano una parte del magazzino.
Liberarsi delle giacenze
Di fatto, quindi, per l’esercente la merce invenduta diventa un costo, perché lo spazio nel magazzino per un’attività commerciale è vitale, ed è necessario che vi sia sempre uno scambio fra la merce che entra in acquisto e quella che esce in una volta venduta.
Una giacenza in magazzino è anti-economica, si tratta di merce che occupa spazio e che non si prevede di vendere secondo i normali canali, e la giacenza oltre una certa quantità di giorni si traduce quindi in una perdita per l’esercente.
Nuova vita alla merce invenduta
Esistono però organizzazioni commerciali che si occupano proprio di valutare queste merci – che, ripetiamo, sono perfettamente integre – in vista di un possibile acquisto e in seguito di una vendita tramite i propri canali. Si parla in questo caso di ‘stockisti’, che si occuperanno di acquistare l’intera partita di un certo prodotto in giacenza.
In questi casi, lo stockista si aggiudica la merce con un normale sconto per l’acquisto all’ingrosso, e in aggiunta un ulteriore ribasso derivante dal vantaggio per l’esercente di liberare il magazzino di una merce che con ogni probabilità lui non potrà più vendere al dettaglio.
In seguito, la merce verrà quindi rivenduta con notevoli sconti tramite i canali dello stockista, con conseguente vantaggio sia del venditore e sia dell’acquirente, che si aggiudicherà un prodotto integro a un prezzo molto inferiore rispetto all’originale.