La laurea in Scienze della Comunicazione, spesso martoriata dai più, permette comunque di ottenere diversi sbocchi lavorativi. Iniziamo col dire che si tratta comunque di un corso di studio che, come dice il nome, permette di lavorare nel mondo della comunicazione a tutto tondo. Un mondo che, come è intuibile, sta diventando sempre più aggiornato e mutevole. Ebbene, ma quali sono quindi gli sbocchi lavorativi più concreti per chi si laurea in Scienze della Comunicazione? Qui di seguito vi diremo i più importanti.
Giornalista
Chi si laurea in Scienze della Comunicazione può diventare giornalista, anche se è bene specificare che la laurea non è un qualcosa di obbligatorio. Sì perché per diventare giornalista a tutti gli effetti, basta anche lavorare come pubblicista su una testata per alcuni mesi oppure fare direttamente l’Esame di Stato per avere l’iscrizione all’Albo specifico. Tuttavia, la laurea serve comunque ad ottenere un bagaglio di conoscenze che non fa mai male quando si parla di questo mestiere.
Lavoro in radio o tv
Tra gli sbocchi lavorativi più sicuri c’è anche quello di lavorare per emittenti televisive o radiofoniche. Si tratta, ad esempio, di lavorare in redazione oppure di stilare scalette o decidere palinsesti (nel caso specifico della radio). Ovviamente, in questo caso bisogna comunque fare un po’ di esperienza sul campo, magari partendo da realtà piccole, prima di approdare su emittenti un po’ più famose.
Addetto stampa
Un altro sbocco lavorativo molto comune per chi si laurea in Scienze della Comunicazione ha a che fare con l’addetto stampa. Parliamo di una figura che si occupa della redazione di comunicati stampa ma anche della gestione delle pagine social di un’azienda. L’addetto stampa lavora in un’agenzia pr Milano o in qualsiasi altra città d’Italia, ma può anche lavorare come freelance. In questo caso, però, si tratta comunque di una strada in salita e che richiede davvero una lunga gavetta.