Se le leggi sono la vostra passione più grande, il mestiere più adatto a voi è certamente quello dell’avvocato. In questo settore, la concorrenza è davvero spietata: ogni anno diverse università sfornano centinaia di nuovi Dottori in Legge, pronti a battersi tra loro nelle varie udienze in tribunale. Ma come si fa a diventare avvocato? Qual è il percorso da scegliere? Ve lo spiegheremo in questa guida.
1. Laurea in Giurisprudenza
Il primo passo da compiere è iscriversi ad una facoltà di Giurisprudenza nell’università italiana che preferite. Esistono due corsi di studi principali: una laurea in Scienze Giuridiche della durata di 3 anni e la laurea Magistrale in Giurisprudenza a ciclo unico, della durata di 5 anni.
2. Inizio Praticantato
Dopo aver conseguito la laurea, il secondo passo da compiere è il praticantato. Innanzitutto, bisogna iscriversi all’Albo dei praticanti presso il Tribunale della propria circoscrizione, e trovarsi un avvocato con cui effettuare la pratica. Effettuare il praticantato e scegliere il proprio “Dominus” non è semplice, in quanto ogni anno decine e decine di praticanti prendono d’assalto gli studi legali per conseguire il loro praticantato. Per questa ragione, è necessario scegliere lo studio giusto, anche attraverso dei servizi di consulenza legale online, e in maniera accurata. Fatto ciò, bisognerà compilare un libretto dove annotare le udienze a cui si è partecipato nel corso dei due anni di svolgimento dell’esercizio, e presentarsi ad un colloquio presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati per raccontare quello che praticamente si è fatto nello studio legale di riferimento.
3. Esame di abilitazione professionale
Dopo aver conseguito il praticantato, l’aspirante avvocato dovrà svolgere l’esame di abilitazione. L’esame consiste in tre prove scritte ed una orale. I temi vengono decisi dal Ministero della Giustizia. Le tre prove scritte consistono nella redazione di un parere per quanto concerne il diritto civile, un parere per ciò che riguarda un quesito del diritto penale e successivamente dovrà essere stilato un tema su un quesito scelto tra le diverse tipologie di diritto. La prova orale, invece, verterà sulla discussione di cinque argomenti che l’aspirante avvocato ha precedentemente scelto. Durante il colloquio, dovrà dimostrare, altresì, di conoscere tutti i diritti e doveri dell’avvocato.